sabato 5 maggio 2012

Ouverture: hommage à André Barbault



 

E’ un vero piacere aprire questo blog dedicando un post al grande André Barbault, astrologo di straordinaria importanza e vera stella polare per tutti quelli che oggi studiano e praticano l'Astrologia giudiziaria,  ("si chiama così l'astrologia basata sulle posizioni planetarie reali, dalle quali si ricava un giudizio; da qui il suo nome di giudiziaria" Gouchon, 1975).
Barbault è IL maestro dell'astrologia  contemporanea, colui che ha segnato un nuovo corso, definendo un metodo e un approccio rigoroso alla disciplina che oggi sono imprescindibili per chiunque si avvicino all’arte di Urania.
Alcune riflessioni sull'approccio del grande francese all'astrologia le troviamo in un articolo, "nozze d'oro astrologiche",  scritto in occasione del cinquantenario dei suoi studi astrologici; un magnifico giro di orizzonte sulla pratica di una vita e lo spirito che l'ha animata:


Eccone alcuni stralci:

[…] E’ per quello che, da buon uraniano, credo di aver imparato tutto da solo.
Questa impressione di dover costruire la mia astrologia personale è, naturalmente, a poco a poco che si è imposta in me, a fronte di una sperimentazione insoddisfatta dell’ “astrologia degli altri”, intendendo con questo termine la messa in pratica di un procedimento, e poi di un altro che fosse misura del primo; la delusione mi convinse che bisognava fare meglio, oppure altre cose.
Ben presto,  mi sono rilevato essere un “uomo che lavora sul campo”.  All’inizio le mie osservazioni individuali erano circoscritte al mondo ristretto del mio ambiente familiare, con qualche fuga verso personaggi celebri: Blum, Hitler, Picasso … Risultava che, per lavorare bene, bisognava ampliare le proprie osservazioni.  Il 30 luglio 1938 (il documento è conservato), cominciavo ad aprire uno spesso quaderno per riempirlo di temi di celebrità di ogni genere: politici, scrittori, pittori, musicisti, scienziati, divi… 
[…]  
Questi temi (natali, n.d.r.), una volta stesi, bisognava analizzarli.  Significavano veramente qualcosa, e, se sì, cosa dicevano e come farli 
parlare ?  Ero fortunato ad avere sotto gli occhi il tema di Baudelaire, ma Baudelaire, chi è ?  Ciò mi rinviava subito al dizionario, che si rivelava insufficiente, in seguito ad una storia della letteratura, poi ad un’opera biografica.  Il lavoro consisteva in un confronto di due quadri, quello del tema e quello del soggetto nella sua esistenza.  Ma comparare cosa e comparare come, quando il faccia a faccia è un insieme di indici astronomici ed una totalità di vita umana ?

Volendo fare un elenco all'impronta, e pertanto incompleto, possiamo dire che alcune delle più notevoli realizzazioni di Barbault in campo astrologico riguardano: 
  • il recupero e l'aggiornamento della tipologia planetaria (associazione tra caratteristiche elementari dei pianeti e la tipologia individuale) con l'integrazione nell'astrologia delle acquisizioni della caratteriologia (Sheldon e Kretschmer) e della psicanalisi (dal 1944 Barbault ha partecipato attivamente ai congressi della società psicanalitica francese, sottoponendosi alla psicanalisi egli stesso);
  • l'enfasi posta sul concetto di dominante e di determinazione (derivati da Morin de Villefranche (1583-1656)) nella lettura del tema; 
  • lo studio approfondito dei transiti nell'astrologia previsionale (il "pronostico sperimentale"); 
  • lo studio dei cicli planetari e il recupero del concetto di "grande anno" in astrologia mondiale (insieme a suo fratello Armand) da cui alcune importanti previsioni, come quella sulla crisi del comunismo nel 1989;
e l'elenco potrebbe continuare per molte righe ancora...

Il suo sapere e le sue scoperte, le analisi di casistiche, le collezioni e le analisi di temi natali di personaggi famosi oltre alle previsioni di astrologia mondiale sono d'altronde testimoniati in un numero altissimo di pubblicazioni: libri, saggi, articoli (la maggior parte dei quali apparsi sulla prestigiosa rivista "l'astrologue"), cosa già di per sé veramente innovativa per un astrologo dei suoi tempi, indice del bisogno di lasciare una traccia tangibile e duratura della propria ricerca, base e riferimento  per costanti per ulteriori sviluppi della materia.
Astrologicamente, in Barbault coesistono due nature complementari: quella uraniana, autonoma, indipendente, pionieristica, prometeica, originale, (Urano in prima casa, maestro dell'ascendente, opposto a Marte-Venere, e parte di un magnifico trigono d'acqua con Mercurio e Plutone) cui si unisce una  fortissima connotazione bilancina (Sole e Luna nel segno e stellium in VII casa).




Da una parte troviamo lo studioso intuitivo, rigoroso, analitico e originale, forte di un sano individualismo che fin da giovane lo rende indipendente rispetto alla baronìa di quegli astrologi francesi il cui lavoro ben presto appare ai suoi occhi deludente e grossolano, specialmente in ambito previsionale. 

"Poiché ho compiuto una traversata così movimentata, invece di dormire su allori immaginari, ho voluto essere sicuro di non inseguire una chimera, irrigidendomi in uno sforzo impegnativo.  Lo spettacolo pietoso dei previsionisti che mi hanno preceduto era la prova lampante che l’esplorazione astrologica si prestava soprattutto ad un trionfo della stupidità: come era facile rimuginare, spassarsela nelle stelle !  Se do un valore al rigore tecnico, in particolare al “pronostico sperimentale”, mirando ad una ripetizione dello stesso in serie, è da lì che proviene. Un astrologo, che non abbia mai dubitato profondamente della propria pratica, resta sospetto 
(ibidemi, grassetto é mio)".

Dall'altra vi è anche in lui la massima espressione delle virtù bilancine e della casa VII: l'uomo in grado di catalizzare il dibattito astrologico francese, anche attraverso la polemica e lo scontro verbale (anche Marte è in VII, opposto ad Urano), di contribuire a dirigere e animare il C.I.A. (Centre International d' Astrologie), di attrarre intorno a sé,  durante le riunioni settimanali che si tenevano a casa sua, i migliori studiosi internazionali della materia, oltre che l'ottimo organizzatore congressi di respiro internazionale.

Così ne parla Barbault nella prefazione del bellissimo saggio "Giove e Saturno":

"Eravamo allora [dal 1948, n.d.r.] un piccolo gruppo di assidui [...] a cui si univano diversi partecipanti occasionali ( Paul Colombet, Clara Santagostini, Francesca Snethlage, Michel e Françoise Gauquelin...) che diventarono numerosi, spesso stipati nel mio soggiorno: la porta era sempre aperta a tutti, l'abitudine agli incontri era nata da sola, senza principio né intenzione preliminare, dal solo gioco spontaneo dell'amicizia e della passione astrologica. Si rivaleggiava in vigore e in rigore nelle interminabili discussioni che ne nascevano. Da parte mia, se sono stato formato da una scuola è proprio da questa, nella quale - all'occorrenza - sottoponevo le mie idee, i miei tentativi e le mie ricerche alla prova del fuoco incrociato delle critiche - oh quanto diverse - degli uni e degli altri, giacché la generosità dell'amicizia permetteva giustamente di  dare libero corso ai giudizi più spinti, in un clima di distensione, di humour, di "rabelaserie" ".
(ibidem)




André Barbault, Champignelles, 1/10/1921, ore 17.00


Per chi volesse saperne di più, consiglio di leggere gli interessantissimi saggi e articoli pubblicati sul suo sito (di cui una buona parte tradotti in italiano):


Consiglio di consultare il ricchissimo materiale presente ai link pubblicati in questa pagina del blog di Ciro Discepolo, grandissimo astrologo contemporaneo di cui ho l'onore di essere allievo, e il cui lavoro ha avuto anche grandi riconoscimenti dallo stesso Barbault.



Tra i libri di Barbault pubblicati in Italia vi consiglio:
  • Trattato pratico di astrologia, Astrolabio 1979 
  • Astrologia mondiale, Armenia 1980 
  • Dalla psicoanalisi all'astrologia, Nuovi orizzonti,1988
  • L'Astrologia e la previsione dell'avvenire, Armenia 1995 
A parte il Trattato, sono opere ormai fuori commercio da noi, ma potete trovarle nelle biblioteche più grandi o in librerie specializzate.


Buona lettura e buona giornata a tutti.

M

2 commenti:

  1. Gentile Michele,
    scusa se ti pongo un quesito non propriamente tecnico. Ho molto apprezzato, oltre alla qualità del tuo blog, anche la bellezza e chiarezza dei grafici/temi natali da te pubblicati: è possibile sapere quale programma usi?
    Cordiali saluti ed in bocca al lupo per la tua bellissima iniziativa.

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  2. Caro Marcelloviv, grazie per i complimenti.
    Sono contento che i grafici ti piacciano, li ho programmati personalmente per avere la massima leggibilità, usando le opzioni di personalizzazione del software Solar Fire.
    Quindi sono dei modelli originali.
    Come è evidente mi sono ispirato al modello "alla francese" dei grafici di André Barbault e di Ciro Discepolo.

    Un caro saluto

    M

    Michele

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